PITTURA E SCULTURA
Balla | Boccioni | Carrà | Severini |
Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958)
Dopo la visita all'esposizione universale di Parigi del
1900, Balla si orienta verso il divisionismo. Firma nel 1910 il Manifesto
dei pittori futuristi, ma solo nel 1912 inizia a dipingere opere dichiaratamente
futuriste. La sua attività comprende anche esperienze di moda, arredamento,
architettura. Spintosi verso l'astrattismo, dopo gli anni Venti, Balla
ritorna a tecniche più convenzionali.
Umberto Boccioni (Reggio Calabria 1882 - Sorte, Verona 1916)
Nel 1900 Boccioni incontra Gino Severini e si avvicina
all'arte moderna. Nel 1910 aderisce al futurismo e firma il Manifesto dei
pittori futuristi e fino al 1914 è parte attiva della direzione
futurista. Arruolatosi come volontario nella guerra, muore per una caduta
da cavallo.
Umberto Carrà (Quargnento, Alessandria 1881 - Milano 1966)
Inizia a lavorare giovanissimo come decoratore murale.
Nel 1906 incomincia a dipingere in stile divisionista. Nel 1910 firma il
Manifesto dei pittori futuristi. Collabora alla creazione della rivista
Lacerba.
Con il dopoguerra la pittura di Carrà si muove verso scelte metafisiche.
Inizia a dipingere usando tecniche divisioniste. Nel 1906
si stabilisce a Parigi e nel 1911, su sollecitazione di Boccioni, aderisce
al Futurismo. Verso la fine della guerra Severini si avvicina al Cubismo
e con gli anni Venti torna ad una pittura neoclassicheggiante.