CONTESTO STORICO
 

Aldo Mazza: Circuito aereo internazionale, Milano 1910Il futurismo nasce agli inizi del '900, in un' Europa in continua trasformazione per via dello sviluppo industriale crescente. Il capitalismo si fa sempre piu' aggressivo e imperialistico. Una straordinaria quantità d' innovazioni tecnologiche hanno completamente cambiato nel giro di pochi anni la vita  quotidiana e continuano a susseguirsi a ritmo incalzante. Accanto ai treni compaiono motociclette, automobili, dirigibili e aerei.
I primi aerei volano nel 1906; nel 1909 avviene la traversata aerea della Manica, nel 1910 si svolgono dell competizioni aeronautiche a Milano.
La luce elettrica sostituisce l'illuminazione a gas, accanto al telegrafo si afferma il telefono. Il fonografo permette una riproduzione quasi illimitata dei suoni, una moltiplicazione della musica nella vita quotidiana. Il cinematografo si avvia a diventare uno spettacolo popolare.
La produzione industriale stessa viene rivoluzionata dalla standardizzazione, dal formarsi di "cartelli" (trust) e soprattutto dall'introduzione della lavorazione in serie: il Taylorismo è del 1903.
Quali cambiamenti promuovono nella psiche tutte queste innovazioni?
Il futurismo nasce dalla consapevolezza che i linguaggi culturali non si sono ancora adeguati al mondo che cambia così in fretta e alle inaudite esperienze che sono diventate possibili ("uomo moltiplicato dal motore").
Quest'esigenza diventa esplosiva in un paese coinvolto nella trasformazione industriale ma ancora molto arretrato rispetto ai grandi paesi europei e agli Stati Uniti.
Non a caso la città d'origine  del futurismo è Milano, capitale industriale d'Italia.
 
 

CONTESTO CULTURALE

In quest'epoca di trionfo della tecnica, il contesto  culturale è dominato da una profonda crisi del positivismo.
In ambito scientifico viene meno un'interpretazione della realtà che suppone la validità di leggi eterne di natura, leggi precostituite secondo il modello meccanicistico, che permettevano un determinismo assoluto.
Questo cambiamento di prospettiva culmina con la teoria della relatività ristretta di Einstein  che risale al 1905.
Per Einstein lo spazio e il tempo sono concetti interdipendenti e relativi, cioè relazionati reciprocamente e relativi al particolare spazio-tempo dell'osservatore; le misure dello spazio e del tempo non sono più oggettive ma interferiscono con le condizioni spazio-temporali del soggetto che misura. Non esiste quindi alcun termine assoluto di riferimento.
Il futurismo è proiettato verso l'avvenire e verso l'acquisizione di  nuovi concetti e di nuovi mezzi espressivi, ma gran parte delle sue energie sono assorbite dalla polemica contro l'eredità del passato, che in Italia è particolarmente pesante e viene sentita come una zavorra intollerabile.
F. T. Marinetti, il fondatore del futurismo, è un italiano nato ed educato all'estero, che aveva avuto modo di familiarsi  a Parigi con le correnti piu' attuali della cultura contemporanea, e che rientrato in Italia risentì con particolare insofferenza il clima soffocante del nostro provincialismo. Tuttavia il futurismo non si limita a perseguire lo svecchiamento della cultura italiana, ma, come si è visto, ha  l'ambizione di creare un modo di sentire e di esprimersi all' altezza dei tempi nuovi, che ancora manca anche nei Paesi più avanzati.
 
 



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