ATTILIO MARINARI e il Sindaco RAFFAELE LANZETTA

L’anno prossimo sarà il bicentenario della nascita di Francesco De
Sanctis, il più grande “politico” che ha avuto l’Irpinia. Anche se
sembra già prevalere la "retorica dell’anti-retorica", si spera che
l’occasione sia utile per rileggere e rivivere i suoi
insegnamenti. Una lezione di cui abbiamo tutti bisogno.

Uno dei maggiori studiosi di De Sanctis è stato senza dubbio il
prof. montellese Attilio Marinari. Nel 1983 ebbi il piacere di
sostenerlo nelle elezioni politiche come candidato indipendente del
PCI a Roma. Ricordo ancora quando - nell’abitazione vicino Fontana di
Trevi - gli facemmo visita proponendoci come attivisti
elettorali. All’ingresso di casa vi erano dei bei pastorelli del
settecento napoletano. Rimasi molto colpito dalla sua vasta
preparazione, dalla semplicità e familiarità con cui ci accolse. In
questa foto del marzo 1965, il prof, Marinari fece visita all’allora
neo Sindaco di Nusco Raffaele Lanzetta, eletto nelle elezioni di
novembre dell'anno prima. Da sinistra Giuseppe Tecce, Emilio Di
Girolamo, il Sindaco, Attilio Marinari ed Emilio Del Sordo.

Furono quelle del 1964 elezioni amministrative passate alla storia per
il comportamento scorretto della Democrazia Cristiana (DC). Dopo
quattro anni di amministrazione con il sindaco (indipendente DC)
Giacomo Della Marca, nella competizione elettorale novembrina si erano
fronteggiate due liste: una capeggiata dal sindaco uscente sempre
targata DC e l’altra da Raffaele Lanzetta, (da tutti conosciuto come
l’ing. per i suoi studi universitari) per la lista civica “La Spiga di
Grano”. Raffaele era fratello di Luigi, sindaco molto popolare dal
1956 al 1960. L’anno prima, alle politiche del 1963 , Ciriaco De Mita
era stato eletto per la DC deputato per la prima volta e Vittorio
Vigilante per il PSDI (partito socialdemocratico) aveva ottenuto un
buon risultato come candidato alla Provincia.

Dopo una campagna elettorale piena di asprezze, ingiurie, rancori e
personalismi, fu eletto Sindaco con 1449 voti Raffale Lanzetta contro
i 1085 riportati da Giacomo Della Marca. Purtroppo per Lanzetta fu una
vittoria di Pirro. Dopo soli nove mesi con un prepotente colpo di mano
da parte della DC, il Comune fu commissariato nella figura di Guido
Sorvino che amministrò per cinque anni.

Solo nel 1970 si ritornò al voto con una sola lista. Qualcuno parlò di
“pax demitiana”. Le elezioni del 1970 chiusero in “malo modo” la
storia del localismo e “civismo” elettorale. Si era all’alba di una
nuova fase: lentamente anche a Nusco arrivò la Politica con P
maiuscola. E se è lecito paragonare una cosa piccola ad una cosa
grande, fu per Nusco come se oggi ritornasse un “nuovo” Francesco De
Sanctis. E dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. (foto Angelo
Ausania)

Gianni Marino, postata su FaceBook in "La storia di NUSCO raccontata
da Gianni Marino".
Un sincero grazie ad Antonella De Mita per avermela segnalata.