Il Maestro e Margherita,
di Michail Bulgakov
(Einaudi 1967)

Mi era venuto in testa un classico, un libro letto tanto tempo fa e
risentito spesso, e mi sono ritrovato con questo vero capolavoro. Che
piacere grande, che lettura incantevole. Ho passato qualche giorno
delizioso, con vari diavoli, vari impostori, qualche medico
eccellente, Margherita e la sua cameriera, il Maestro e le sua
ambizioni.

Fantastica e fantastica la storia di Pilato.  Cosi' forti, presenti,
cangianti e consistenti i diavoli, Woland, Fagotto-Korovev, Behemoth,
Azazello, il vecchio, il gatto, il lungo. Si', i diavoli, controllori
del disordine, stupefatti padroni dei destini.

E la festa di Margherita, i suoi voli, il suo amore, si', la sua
fedelta' ed i suoi occhi, aperti. Cosi', "Non ha meritato la luce, ha
meritato il riposo", riferisce Levi Matteo.

Non credo che questo libro fosse neutrale, non credo non fosse una
sfida alla burocrazia dominante.

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