La nuova figura del giornalista sul web


Dai risultati del sesto rapporto Middleberg/Ross sui "Media in Cyberspace" (condotto da Steven S.Ross, docente alla Columbia University Graduate School of Journalism e Don Middleberg, presidente e amministatore delegato della Middleberg & Associates).

Il 75% dei giornalisti della carta stampata naviga in rete almeno una volta al giorno. Nel 1998 erano il 48%, nel 1994 solo del 17%. Il 90% usa il web per ricerche e approfondimenti, l'83% utilizza con continuità l'e-mail.
Due terzi vanno on-line per leggere altri giornali, un altro 50% fruga la rete in cerca di idee per gli articoli.
Se nel 1994 il 37% per cento degli interpellati dichiarava di non aver mai utilizzato Internet, la percentuale è crollata al 5% nel 1998 e addirittura al 1% nel 1999. La maggior parte dei reporter però, utilizza Internet solo per fare ricerche che poi controlla nei modi tradizionali.
Inoltre più della metà dei giornalisti interpellati ha contatti via posta elettronica con i propri lettori almeno occasionalmente, uno su sette addirittura giornalmente e almeno un terzo scrive ai propri lettori una volta alla settimana.
(L'inchiesta ha riguardato 400 giornalisti americani, provenienti da 1509 quotidiani e 2500 settimanali.)

L'informatica e la digitalizzazione hanno fatto sì che le informazioni oggi siano riversate e archiviate in basi di dati, in modo da essere conservate, immagazzinate, rese consultabili, oganizzate e strutturate" (Alain Giraudo, intervista citata nella bibliografia). Inoltre moltissime fonti di notizie sono reperibili direttamente su Internet: agenzie di stampa, siti ufficiali di governi e di ministeri. In Italia ad esempio il sito dell' ANSA è aggiornato 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Tutto ciò fa si che per il giornalista esista una maggiore facilità nel procurarsi un' informazione.

Ma se le fonti di informazione che il giornalista utilizza sono, per il fatto stesso di trovarsi su Internet, potenzialmente sempre più accessibili a tutti i lettori, questo richiede da parte del giornalista un maggiore sforzo di precisione e una maggiore capacità di leggere, scegliere, sintetizzare e interpretare le notizie. Nonostante cambino le tecnologie, il giornalista rimane ancora un mediatore nei confronti del pubblico.
In Internet è molto facile dare notizie, chiunque può farlo utilizzando il web, quindi è più che mai importante verificare le fonti e determinarne l'affidabilità.
Internet diventa insomma un luogo in cui si può continuare a fare il mestiere del giornalista, avendo a disposizione materiale per costruire un giornale moderno, a patto di sapere quali sono i vantaggi e le difficoltà specifiche.
La posta elettronica, mezzo di comunicazione assai poco intrusivo, permette inoltre un allargamento e un approfondimento del rapporto con i lettori. La correzione delle eventuali inesattezze diventa infine molto più radida.

Bisogna considerare attentamente la velocità ma anche l'enorme vastità di Internet: oggi un buon giornalista deve saper navigare senza perdersi e possedere una conoscenza, aggiornata costantemente, degli eventuali siti utili per un articolo, pronti per la consultazione.

Vista la crescente commercializzazione di Internet, inoltre, all'interno dei quotidiani on-line e più in generale nell'editoria on-line è inoltre assolutamente necessaria una separazione chiara tra informazione e pubblicità, ad esempio stabilendo una netta differenza di utilizzo tra un link editoriale e un link commerciale.



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