MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
DIPARTIMENTO PER L'UNIVERSITÀ, L'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA E PER LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
PROGRAMMI DI RICERCA SCIENTIFICA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE
RICHIESTA DI COFINANZIAMENTO (DM n. 30 del 12 febbraio 2004)
PROGETTO DI UNA UNITÀ DI RICERCA - MODELLO B
Anno 2004 - prot. 2004025857_003
PARTE I
1.1 Tipologia del programma di ricerca
Aree scientifico disciplinari
Area 02: Scienze fisiche (%) |
|
|
1.2 Durata del Programma di Ricerca
24 Mesi
1.3 Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca
PARISI |
GIORGIO |
Giorgio.Parisi@roma1.infn.it |
FIS/02 - Fisica teorica, modelli e metodi matematici |
Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" |
Facoltà di SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI |
Dipartimento di FISICA |
1.4 Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca
CARACCIOLO |
SERGIO |
Professore Ordinario |
10/08/1952 |
CRCSRG52M10E506W |
FIS/02 - Fisica teorica, modelli e metodi matematici |
Università degli Studi di MILANO |
Facoltà di SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI |
Dipartimento di FISICA |
050 509095 (Prefisso e telefono) |
050 563513 (Numero fax) |
sergio.caracciolo@sns.it (Email) |
1.5 Curriculum scientifico del Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca
Testo italiano
Sono nato a Lecce il 10.08.1952 e li' ho completato tutti i miei studi pre-universitari.
Mi sono laureato in fisica, presso l'Universita' di Pisa il 14.07.1977,
con il massimo dei voti e lode, con una tesi su ``Teorie di gauge su
reticolo" di cui e' stato relatore il professor Pietro Menotti.
Ho vinto il concorso per un posto di perfezionando presso la Scuola Normale Superiore di Pisa a partire dal 1.01.1978.
Ho trascorso un anno accademico presso il Laboratoire de Physique
Theorique de l'Ecole Normale Superieure di Parigi (Francia), a partire
dal 1.10.1980.
Il 1.09.1981 ho preso servizio in qualita' di ricercatore universitario
del raggruppamento disciplinare n. 86 (prima disciplina Fisica Teorica)
presso la Classe di Scienze Matematiche, fisiche e naturali della
Scuola Normale Superiore di Pisa.
Ho trascorso un anno accademico presso l'Institute des Hautes Etudes
Scientifiques di Bures-sur-Yvette (Francia), a partire dal 25.09.1981.
Nel novembre 1983 ho vinto una borsa di studio INFN per recarmi all'estero per un anno.
Dal 1.09.1984 sono accettato come membro dell'Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey (USA).
In seguito all'espletamento di un concorso nazionale, il 1.11.93 ho
preso servizio in qualita' di professore universitario di seconda
fascia del raggruppamento disciplinare B02A presso la Universita' degli
Studi di Lecce dove afferisco al Dipartimento di Fisica.
Al termine del triennio di straordinariato, vengo inquadrato nel ruolo di professore universitario di seconda fascia.
Ho vinto il concorso per un posto di seconda fascia a trasferimento nel
raggruppamento disciplinare B02A bandito dalla Scuola Normale Superiore
di Pisa dove il 1.11.96 prendo servizio presso la Classe di Scienze.
Dal 1.10.2001, dopo essere stato dichiarato idoneo in un concorso
bandito a Torino, ho preso servizio quale professore di prima fascia
presso il Dipartimento di Fisica della Universita' di Milano
Testo inglese
I was born on 10.08.1952 in Lecce. I graduated from
Pisa University in 1977 the supervisor being Pietro Menotti. In 1998 I
got a position as `perfezionando' at the Scuola Normale Superiore in
Pisa.
I spent the academic year 1980-1981 at the laboratoire de Physique
Theorique de l'Ecole Normale Superieure in Paris (France) and the next
year at the Institute des Hautes Etudes Scientifiques in
Bures-sur-Yvette (France).
On 1.9.1981 I took a research position at the Scuola Normale Superiore in Pisa in Theoretical Physics.
During the academic year 1984-1985 I was a member of the Institute for Advanced Study in Princeton, New Jersey (USA).
Since 1.11.1993 I became associate professor at the Department of Physics of Lecce University.
Since 1.11.1996 I moved as associate professor of Theoretical Physics at the Scuola Normale Superiore in Pisa.
Since 1.10.2001 I am full professor at the Department of Physics of the Milano University.
1.6 Pubblicazioni scientifiche più significative del Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca
1. |
CARACCIOLO S.; PELISSETTO A. (1998). Corrections to Finite-Size Scaling in the Lattice N-Vector Model
for N=infinity PHYSICAL REVIEW. (vol. D 58 pp. 105007) |
2. |
CARACCIOLO S.; EDWARDS R.; PELISSETTO A.; SOKAL A. D. (1995). Asymptotic Scaling in the Two-Dimensional sigma-Models at Correlation
Length 10^5 PHYSICAL REVIEW LETTERS. (vol. 75 pp. 1891--1894) |
3. |
CARACCIOLO S.; PARISI G.; PATARNELLO S.; SOURLAS N. (1990). 3-D Ising Spin Glasses in a Magnetic Field and Mean-Field Theory EUROPHYSICS LETTERS. (vol. 11 pp. 783--789) |
4. |
ARAGAO DE CARVALHO C.; CARACCIOLO S.; FROEHLICH J. (1983). Polymers and g phi^4 Theory in Four Dimensions NUCLEAR PHYSICS. (vol. B215 [FS7] pp. 209--248) |
5. |
CARACCIOLO S.; CURCI G.; MENOTTI P. (1982). The Propagator in the A_0=0 Gauge PHYSICS LETTERS. (vol. 113B pp. 311--314) |
1.7 Risorse umane impegnabili nel Programma dell'Unità di Ricerca
1.7.1 Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca
Personale docente
nº |
Cognome |
Nome |
Dipartimento |
Qualifica |
Settore Disc. |
Mesi Uomo |
1° anno |
2° anno |
1. |
CARACCIOLO |
Sergio |
Dip. FISICA |
Prof. Ordinario |
FIS/02 |
11 |
6 |
2. |
BASSETTI |
Bruno |
Dip. FISICA |
Ricercatore Universitario |
FIS/02 |
11 |
11 |
|
TOTALE |
|
|
|
|
22 |
17 |
Altro personale
Nessuno
1.7.2 Personale universitario di altre Università
Personale docente
nº |
Cognome |
Nome |
Università |
Dipartimento |
Qualifica |
Settore Disc. |
Mesi Uomo |
1° anno |
2° anno |
1. |
JONA |
Patrizia |
Politecnico di MILANO |
Dip. FISICA |
RU |
FIS/01 |
11 |
11 |
|
TOTALE |
|
|
|
|
|
11 |
11 |
Altro personale
Nessuno
1.7.3 Titolari di assegni di ricerca
nº |
Cognome |
Nome |
Dipartimento |
Data di inizio del contratto |
Durata (in anni) |
Mesi Uomo |
1° anno |
2° anno |
1. |
ANTONELLI |
Vito |
Dip. FISICA |
01/11/2003 |
2 |
4 |
|
2. |
RAGO |
Antonio |
Dip. FISICA |
01/11/2003 |
3 |
6 |
6 |
3. |
SPORTIELLO |
Andrea |
Dip. FISICA |
01/12/2003 |
4 |
11 |
11 |
TOTALE |
|
|
|
|
|
21 |
17 |
1.7.4 Titolari di borse
nº |
Cognome |
Nome |
Dipartimento |
Anno di inizio borsa |
Durata (in anni) |
Tipologia |
Mesi Uomo |
1° anno |
2° anno |
1. |
Mognetti |
Bortolo |
Dip. FISICA |
2003 |
3 |
Dottorato |
11 |
11 |
|
TOTALE |
|
|
|
3 |
|
11 |
11 |
1.7.5 Personale a contratto da destinare a questo specifico programma
Qualifica |
Costo previsto |
Mesi Uomo |
Note |
1° anno |
2° anno |
Assegnista |
36.000 |
11 |
11 |
|
TOTALE |
36.000 |
11 |
11 |
|
1.7.6 Personale extrauniversitario indipendente o dipendente da altri Enti
nº |
Cognome |
Nome |
Nome dell'ente |
Qualifica |
Mesi Uomo |
1° anno |
2° anno |
1. |
Sokal |
Alan D. |
New York University |
Full Professor |
3 |
3 |
2. |
Montanari |
Andrea |
C.N.R.S. - Ecole Normale Superieure, Parigi |
Ricercatore |
3 |
3 |
3. |
Gambassi |
Andrea |
Max Planck Institute, Stoccarda |
Post. Doc. |
5 |
3 |
4. |
Cosentino Lagomarsino |
Marco |
FOM Institute for Atomic and Molecolar Physics, Amsterdam |
Dottorando |
6 |
6 |
5. |
Picariello |
Marco |
M.I.U.R. |
Ex Post. Doc. |
4 |
4 |
|
TOTALE |
|
|
|
21 |
19 |
PARTE II
2.1 Titolo specifico del programma svolto dall'Unità di Ricerca
Testo italiano
Comportamento critico di sistemi complessi. Fenomeni
collettivi in sistemi con molti gradi di liberta' anche in presenza di
disordine e di interazioni in competizione tra loro. Estensione dei
metodi della meccanica statistica di equilibrio a sistemi fuori
dall'equilibrio, cominciando da quelli stazionari.
Applicazione dei metodi della meccanica statistica a sistemi complessi in biologia, informatica, ecologia ed economia
Testo inglese
Critical behaviour in comples systems. Collective
phenomena in systems with many degrees of freedom, also in presence of
disorder and interactions in competition.
Extension of the methods of statistical mechanics to nonequilibrium
systems, starting from stationary states. Application of the methods of
statistical mechanics to complex systems in biology, information
theory, ecology and economics
2.2 Settori scientifico-disciplinari interessati dal Programma di Ricerca
FIS/02 - Fisica teorica, modelli e metodi matematici |
FIS/03 - Fisica della materia |
2.3 Parole chiave
Testo italiano
FENOMENI CRITICI ; TRANSIZIONI DI FASE ; SISTEMI DISORDINATI ; MECCANICA STATISTICA FUORI DALL'EQUILBRIO ; FISICA DEI POLIMERI
Testo inglese
CRITICAL PHENOMENA ; PHASE TRANSITIONS ; DISORDERED SYSTEMS ; NONEQUILIBRIUM STATISTICAL MECHANICS ; POLYMER PHYSICS
2.4 Base di partenza scientifica nazionale o internazionale
Testo italiano
I modelli di molti corpi in interazione sono l'arena naturale per una
fenomenologia di sistemi complessi infinitamente ricca. Nel campo
della meccanica statistica tradizionale i sistemi piu' difficili da
studiare, ovvero quelli che presentano i comportamenti piu'
interessanti, anche dal punto di vista delle applicazioni, sono quelli
in regime fortemente non lineare, ovvero sistemi fortemente accoppiati.
Abbiamo, nel recente passato, gia' cominciato ad occuparci di
1) sistemi con gruppi di invarianza non abeliana: in particolare ci
siamo interessati di modelli sigma in due dimensioni. Infatti questi
sistemi sono un formidale laboratorio teorico: essi si pensa
condividono con le teorie di gauge in 4 dimensioni il fenomeno della
liberta' asintotica in regime ultravioletto, ma non tutti gli autori
condividono questa opinione che non ha ancora una solida base
matematica. Le tecniche di analisi del comportamento di scala con la
taglia finita del sistema, che noi abbiamo contributo a sviluppare, ci
hanno permesso di svolgere un ruolo nell'ambito di questa questione,
ma ci sono ancora degli aspetti che necessitano di investigazioni ulteriori.
2) Omopolimeri in fase collassata ed eteropolimeri vicini alla
temperatura di ripiegamento. Per questo problema abbiamo sviluppato
dei nuovi algoritmi di simulazione numerica che abbiamo dimostrato essere assai efficienti.
3) Abbiamo accumulato una certa esperienza (anche grazie al contatto
con gruppi sperimentali) nella modellizzazione di sistemi biologici
concernenti il citoscheletro.
Le cellule viventi utilizzano filamenti per molti scopi;
l'esempio piu' noto e' il DNA, una struttura filamentosa utilizzata
dalle cellule eucariote e procariote per processare l'informazione.
Le cellule eucariote, inoltre, usano filamenti per definire
la loro struttura variabile (interna ed esterna) e la loro forma, per
esempio quando vanno incontro a divisione. I filamenti impegnati nella
struttura cellulare costituiscono il cosiddetto citoscheletro.
Un problema fondamentale della biologia cellulare, e di marcato interesse fisico,
e' l'organizzazione cooperativa dei filamenti citoscheletrici in strutture ordinate che generano la morfologia
cellulare. L'organizzazione dei filamenti citoscheletrici e' il primo argomento della nostra attuale ricerca.
Alcune cellule specializzate ed alcuni organismi unicellulari usano filamenti citoscheletrici per muovere un fluido
o per muoversi in unfluido. Un secondo argomento in cui siamo impegnati e' l'idrodinamica del moto ciliare.
4) Negli anni recenti si sono applicate sempre piu' frequentemente idee
e modelli tipici della meccanica statistica all'analisi dei fenomeni
economici. Sia lo studio delle dinamiche dei mercati finanziari, che
l'analisi macroeconomica, per avere un riscontro quantitativo,
La collaborazione con fisici operanti professionalmente nell'ambito della finanza quantitativa ci ha permesso di acquisire
una certa competenza in problematiche relative a tale ambito.
In particolare abbiamo sviluppato un modello atto a descrivere alcuni degli aspetti piu' critici
nei comportamenti dei mercati finanziari quali gli andamenti a ``code grasse'' nelle variazioni dei prezzi azionari
e l' aumento delle correlazioni in periodi di turbolenza del mercato.
Questa fenomenologia, fuori dalla portata della trattazione attestata
in letteratura, appare nel nostro modello, del Ising dinamico con
interazioni a lungo
range, come una conseguenza dell'interazione fra la variazione della
singola azione (spin di sito) e il mercato (magnetizzazione totale).
Mentre la meccanica statistica dei sistemi all'equilibrio
termodinamico puo' vantare enormi successi, il nostro controllo sui
gradi di liberta' collettivi macroscopici in condizioni differenti e'
assai poco sviluppato. E' chiaro, invece, che la grande maggioranza
dei fenomeni che osserviamo assai raramente puo' essere modellizzato
come un sistema di equilibrio.
Nondimeno il grosso sviluppo dei metodi, analitici e numerici, della
meccanica statistica ha cominciato a trovare applicazione anche in condizioni che non sono quelle dei sistemi di equilibrio.
Vogliamo concentrare la nostra attenzione qui ad almeno due estensioni
attualmente percorribili: i sistemi disordinati ed i sistemi stazionari fuori dall'equilibrio.
1. Nei sistemi disordinati accanto a variabili che si lasciano libere
di fluttuare verso il loro equilibrio vengono introdotte altre
variabili la cui dinamica si considera cosi' lenta da considerare
questi gradi di liberta' come effettivamente congelati in condizioni
sostanzialmente a caso. I successi ottenuti nell'esempio paradigmatico
di questa categoria, quello dei vetri di spins, si sono dimostrati
assai fruttuosi per affrontare una miriade di sistemi di questo tipo
anche al di fuori del campo della fisica tradizionale: si passa dalle
reti di neuroni, ai problemi di ottimizzazione combinatorica, dai modelli di crescita allo studio dei mercati finanziari.
2. Spesso la presenza di un campo esterno che cede energia ed induce
delle correnti nel sistema in considerazione lo forza, in questo modo,
fuori dall'equilibrio. Tuttavia si stabilisce spesso un regime
stazionario che, anche se non puo' essere descritto da una
distribuzione di Gibbs, ha molte proprieta' in comune con i normali
sistemi di equilibrio. In particolare si presentano dei fenomeni di
transizione di fase con una fenomenologia di tipo confrontabile ai sistemi di Gibbs, come le leggi di scala e di universalita'.
Testo inglese
Models with many bodies in interaction display an infinitely rich phenomenology.
In ordinary statistical mechanics the hardest problems, and often the
most interesting, also from the ponit of view of applications, are
those where the fundamental degrees of freedom are strongly coupled,
that is are in a regime where nonlinear effects are important.
In recent past we have already investigated:
1) system with a non-abelian group of symmetry: in particular
non-linear sigma models in two dimensions. Indeed they are an important
theoretical laboratory:
they seem to share with 4-dimensional gauge theories the property of
asymptotic freedom in the ultraviolet limiy (but not all the authors
agree, as there is not yet a solid mathematical proof). Finite size
scaling, that we have contributed to make a powerful method of
analysis, have been of great help to better understand this issue, but
new investigations are needed to obtain a completely satisfactory
resolution of all the questions involved.
2) homopolymers in the collapsed phase and heteropolymers near the
crumpling temperature. For these problems we have developped new
efficient Monte Carlo algorithms that we could show are very efficient.
3) Filaments are used in living cells for a wide variety of purposes.
Perhaps the most known example is that both eukaryotes and prokaryotes
use a filamentous
structure, the DNA, to process information. Eukaryotic cells also use
filaments to define their changing internal and external structure and
shape, for example
when they divide. The filaments performing tasks related to cell
structure are the main part of the so-called cytoskeleton. How
cytoskeletal filaments organize
cooperatively into different structures which generate the morphology
of cells is a fundamental question in cell biology, which has many
physical aspects. The organization of cytoskeletal filaments is the
first topic of our
current research. Some specialized cells and unicellular organisms use
cytoskeletal filaments to propel a fluid or to propel themselves in a
fluid.A second
topic we focus on is the hydrodynamics of cell motility.
4) Ideas, methods and models coming from statistical mechanics have
been more and more frequently applied to the analysis of economical
phenomena in the last
years. Nowadays both the study of financial market dynamics and the
macro-economical analyzes cannot need robust quantitative roots, based
Thanks also to the collaboration with physicist working professionally
in this field of quantitative finance, we acquired a good skill in the
study of this kind of problems.
In particular we developed a model in which one can describe some of
the salient and most critical behaviors of financial markets, like the
presence of ``fat tails'' in the
stock price variations and the increasing correlations in the periods
of market turmoils. In our model, similar to a dynamical Ising model
with long range
interactions, this phenomenology (that cannot be explained in the
``classical models'') appears simply as a consequence of the
interaction between the single
stock (local spin) and the global market (total magnetization).
While equilibrium statistical mechanics got enormous success, our
control of macroscopic collective degrees of freedom under different
conditions is poorly developped. But, of course, the large majority of
phenomena we observe cannot described by equilibrium systems. We wish
to concentrate here on at least two possible extension that can be
actually followed: disordered systems and stationary nonequilibrium
systems.
1. Disordered systems have, together with variables free to fluctuate
towards their equilibrium, different variables whose dynamics is so
slow that they can be considered effectively randomly quenched. The
great achievements in the paradigmatic example within this category,
spin glass models, have been fruitful also to attack a variety of
systems outside the traditional field of application of physics: we go
from neural networks to combinatorial optimization, from growth model
to models of financial markets.
2. Often an external field produces work and induces currents in the system,
driving it out of equilibrium. When a stationary state is achieved,
this, which is not a Gibbs state, has nonetheless many features in
common with that. In particular, there is evidence for phase
transitions with a phenomenology quite similar to that of Gibbs states,
like scale invariance and universality of the singularities.
2.4.a Riferimenti bibliografici
Per il finite-size-scaling:
S. Caracciolo et al. "Extrapolating Monte Carlo Simulations to Infinite
Volume: Finite-Size Scaling at $xi/L gg 1$" Phys. Rev. Letts 74 (1995),
2969
S. Caracciolo, A. Pelissetto ``Corrections to Finite-Size Scaling in
the Lattice $N$-Vector Model for $N=infty$'' Phys. Rev. D 58 (1998),
10500
S. Caracciolo et al. ``Finite-Size Correlation Length and Violations of
Finite-Size Scaling'' Europ. Phys. Journ. B 20 (2001), 255
Per una discussione su alcune questione in sospeso nei sistemi non-abeliani
S. Caracciolo, A. Montanari, A. Pelissetto ``Asymptotically free models
and discrete non-Abelian groups'' Phys. Letts B 513 (2001), 223
Per i sistemi stazionari fuori dall'equilibrio
B. Schmittmann and R.K.P Zia, Phase Transitions and Critical Phenomena
Vol. 17, edited by C.Domb and J.L. Lebowitz, Academic, New York (1995).
Per la dinamica dei polimeri
Doi M., Edwards S.F. ''The Theory of Polymer Dynamics'', Oxford Univ. Press, London (1986).
S. Caracciolo, M. S. Causo, A. Pelissetto ``End-to-end distribution
function for dilute polymers'' Journ Chem. Phys. 77 (2000), 7693
S. Caracciolo et al. ``Bilocal Dynamics for Self-Avoiding Walks'' Journ. Stat. Phys. 100 (2000), 1111
Alberts D., et. al. "The Molecular Biology of the Cell", Garland, NY, 1994.
Sleigh M.A., editor Cila and Flagella, Academic, London (1974).
M.C. Cross and P.C. Hohemberg, "Pattern formation outside of equilibrium", Rev. Mod. Phys.,65 2, (1993).
Per i motori biologici:
F.J. Nedelec et al., Nature 389, p.305 (1997).
Bassetti, B. et al., Eur. Phys. J. B 15, 483 (1999).
Lee, H.Y., Kardar,M., Phys. Rev. E 64, 056113 (2001)
Bassetti, B. et al., Eur. Phys. J. B 41, 689 (1998).
Bassetti, B. et al., Eur. Phys. J. B 26, 81 (2002).
Gheber L., Korngreen, A. Priel, Z. ``Effect of viscosity on metachrony
in mucus propelling cilia'', Cell Motil. Cytoskeleton 39:9-20 (1998).
Gueron S., Levit-Gurevich K. ``Energetic considerations of ciliary
beating and the advantage of metachronal coordination'', Proc. Nat.
Acad. Sci. USA 96, 22:12240-12245 (1999).
Gueron S., et al., ``Cilia internal mechanism and metachronal
coordination as the result of hydrodynamical coupling'', Proc. Nat.
Acad. Sci. USA 94:6001-6006 (1997).
Wiggins, C.H. Goldstein, R.E. Phys. Rev. Lett. 80,17 p.3879 (1998).
Camalet S., Julicher F., New J. Phys. 2, p.24.1 (2000).
Per applicazioni alla finanza quantitativa:
R. N. Mantegna, H. E. Stanley,
An Introduction to Econophysics: Correlations and Complexity in Finance,
Cambridge University Press, Cambridge, England (1999)
Studio di un modello con correlazione in campo medio per il mercato azionario,
Master thesis in physics, of A. Martinelli, academical year 2002-2003
Effetti di interazioni collettive e correlazioni in modelli per i mercati finanziari,
Master thesis in physics, of A. Della Savia, academical year 2002-2003
M. Airoldi, Correlation Structure and Fat Tails in Finance: a New Mechanism, arXiv:cond-mat/0107593
M.E.J. Newman, The structure of function of complex network, arXiv:cond-mat/0303516
Per i vetri di spins
M. Mezard, G. Parisi, M.A. Virasoro, "Spin Glass Theory and Beyond, World Scientific, Singapore, (1987).
Per alcune applicazioni della meccanica statistica dei sistemi disordinati
N. Sourlas, Statistical Mechanics and error-correction Codes,
Proceedings of the Marseille Satellite Colloquium ``Mathematical
Results in Stat. Mechanics''
A. Montanari, "The glassy phase of Gallager codes", Eur. Phys. J. B 23, 121 (2001)
M. Leone, F. Ricci-Tersenghi, R. Zecchina, Phase coexistence and
finite-size scaling in random combinatorial problems, J. Phys. A 34,
4615 (2001)
R. Monasson et al., "Typical-case complexity", Nature (London) 400, 133 (1999)
2.5 Descrizione del programma e dei compiti dell'Unità di Ricerca
Testo italiano
-) Ci proponiamo di chiarire definitivamente le
differenze nel comportamento critico di modelli sigma in due dimensione
quando il gruppo di simmetria non
abeliano e' continuo o discreto, e di verificare le previsione che
vengono dalla analisi perturbativa standard del flusso del gruppo di
rinormalizzazione.
Recentemente abbiamo individuato un modello fermionico che corrisponde
ad un modello sigma per un campo bosonico con un numero -1 di
componenti. Tale modello
ha da un lato una importante interpretazione combinatorica ma si
presenta anche come un candidato estremamente semplice per lo studio
della liberta'
asintotica con metodi rigorosi.
-) Stiamo investigando il modello classico con interazione generica
invariante O(N) per mettere in luce la possibilita' di una transizione
di
fase anche in due dimensioni a temperatura finita. Tale transizione e'
associata al canale energia-energia ed e' stata gia' osservata in
numerose simulazioni
numeriche. Pensiamo di fornire un quadro analitico convincente di questo fenomeno utilizzando lo sviluppo in 1/N.
-) Riteniamo che gli algoritmi da noi messi a punto per lo studio di
polimeri ci mettano nelle condizioni di eseguire degli studi numerici
assai piu' dettagliati
di quanto non sia stato fatto sulla transizione alla fase collassata.
essi dovrebbero infatti essere in grado di studiare i modi diffusivi
lungo la catena e
muovere pezzi di struttere secondarie assemblate come quelle ad elica alpha.
-) Nella teoria della complessita' la classificazione di problemi in
termini del costo computazionale necessario a risolvere gli esempi
"piu' difficili"
all'interno di una certa classe puo' essere utilmente estesa allo
valutazione del costo computazionale "tipico" per i problemi di tale
classe. Infatti spesso la
probabilitita' che i problemi piu' duri si realizzino e' trascurabile.
In uno studio di tipo statistico i metodi sviluppati nell'ambito dei
sistemi
disordinati si dimostrano si stanno dimostrando assai utili. Un esempio
e' costituito dalle equazioni di cavita': stiamo studiando con cura
queste equazioni
per il problema dell'assegnazione casuale dove pure si hanno a
disposizione soluzioni alternative almeno nel caso di un insieme
infinito. Il nostro interesse
e' anche motivato dalla importanza di conoscere e controllare gli effetti di taglia finita. Una migliore comprensione dei
meccanismi che sono responsabili dell'apparizione degli esempi di
problemi piu' difficili puo' permettere un decisivo miglioramento degli
algoritmi attualmente
diffusi nelle svariate applicazioni. Abbiamo di recente formulato un
modello che presenta la caratteristica "transizione di fase" ma
permette una serie di
investigazioni analitiche che sono precluse a modelli simili. E' un
modello per analizzare il problema della soddisfacibilta' di un insieme
aleatorio di
proposizioni booleane: ci proponiamo di utilizzarlo per meglio confrontare alcune delle metodologie introdotte
in questo campo. Tale modello ha poi delle applicazioni anche nello
studio di algoritmi di codifica e piu' in generale per problemi di
inferenza statistica.
-) Abbiamo recentemente introdotto una definizione di lunghezza di
correlazione utile a discutere sistemi stazionari fuori dall'equilibrio
per l'azione di un
campo forzante, dove pure il decadimento delle funzioni di correlazione
e' algebrico per ogni temperatura. Ci pare naturale utilizzare tale
lunghezza per
utilizzare le metodologie di analisi del comportamento di scala al
variare della taglia finita del sistema, che sono le piu' potenti per
determinare il
comportamento critico. Questo permetterebbe di dirimere una annosa
polemica su alcune previsioni teoriche che sono ancora oggi in
discussione nel cosiddetto Driven Lattice
Gas. Abbiamo intenzione di utilizzare queste tecniche anche per
studiare la dinamica del modello in condizioni di criticita', sia nel
limite di tempi brevi
che di quelli grandi.
-) Fenomeni di trasporto e di organizzazione per distemi di microtubuli
forzati. I microtubuli, un particolare tipo di filamenti
citoscheletrici, interagiscono
con una classe di proteine, dette motori molecolari, che utilizzano
come carburante l'energia prodotta dall'idrolisi dell'ATP per generare
forza. Abbiamo
sviluppato un modello, ispirato ad esperimenti in vitro di
auto-organizzazione di microtubuli in presenza di proteine motrici, in
cui proponiamo come fisicamente
rilevanti la forzante locale dei motori e l'interazione di volume
escluso tra i polimeri. Il modello, basato sui driven lattice-gases,
mostra un ricco
comportamento di fase -- che include stati assorbenti e stati
stazionari inomogenei di non equilibrio -- confrontabile con gli
esperimenti. Recentemente abbiamo esteso il modello, includendo una
descrizione
piu' realistica dei gradi di liberta' orientazionali dei filamenti. In
questo caso troviamo stati stazionari inomogenei di non equilibrio
risolvendo la gerarchia di equazioni di campo
medio. Una ulteriore estensione e' il problema della instabilita'
dinamica -- rilevante per l'organizzazione dei microtubuli durante il
ciclo cellulare -- che noi abbiamo
gia' analizzato nel caso della dinamica diffusiva forzata di un
filamento singolo. Abbiamo indicazioni numeriche che la dinamica
presenta lunghi periodi di
stabilita' intervallati da rapidi processi di riorganizzazione. Un
analisi piu' dettagliata ci dovrebbe permettere di capire similitudini
con dinamiche estremali e fenomenologie tipo valanghe.
-) Sistemi di propulsione nelle cellule eucariote: cilia e flagelli.
Abbiamo costruito un modello coarse-grain per studiare analiticamente i
fenomeni connessi
all'interazione idrodinamica tra cilia, come la generazione spontanea
di flusso in un fluido e la formazione di patterns spazio-temporali o
onde metacronali.
Con tale modello mettiamo in evidenza le condizioni necessarie
essenziali affinche' i complessi attivi di cilia producano i fenomeni
osservati di sincronizzazione su larga scala.
Abbiamo risultati analitici per il caso in cui la forzante attiva nel
sistema sia rappresentata da un processo stocastico descritto da
unpropagatore di tipo
Brazowski, e per il caso in cui la forzante sia modellata come uno
switch interno deterministico. Nel primo caso troviamo che l'onda
metacronale e' frustrata
e richiede, per essere sostenuta, un'esplicita interazione a corto
range tra le cilia. Nel secondo dimostriamo analiticamente l'esistenza
di onde metacronali per
lunghezze d'onda inferiori ad un valore caratteristico. Inoltre,
troviamo che il pattern metacronale e' sostenuto da un battito in
antifase di cilia consecutive.
Attualmente stiamo studiando numericamente un modello di dinamica (non
lineare) di singolo e multipli filamenti come oggetti estesi
interagenti con forze
indotte dal fluido. Inoltre pensiamo di poter dimostrare che il
fenomeno ``antifase'' e' connesso a processi di ottimizzazione per il
trasporto di materia.
-) Nel campo della finanza quantitativa, la possibililita' di spiegare
con un'unica causa fenomenologie apparentemente disgiunte ci spinge a
sviluppare una analisi piu' articolata della interazione che finora
abbiamo assunto identica per ogni componente del sistema.
Da un lato intendiamo considerare modelli tipo vetri di spin, piu' vicini alle interazioni reali
tra le azioni (con situazioni di spiccata frustrazione nella distribuzione degli investimenti).
Dall'altro ci sembra interessante analizzare anche solo la struttura
del ``network di interazione'', che si prevede gerarchica e/o con
proprieta' di small world.
Questa analisi e' in corso con un lavoro di tesi che utilizza metodi
statistici (metodo delle copule) recentemente introdotti in alternativa
alle tecniche usuali di analisi di serie storiche.
Testo inglese
-) We wish to eventually clarify the differences in
the critical behaviour of 2-dimesional sigma models when the nonabelian
symmetry is discrete and continuous,
and to verify numerically the perturbative analysis of the
renormalization group flow. Recently, we have found a fermionic model
which corresponds to a
sigma-model with a bosonic field with -1 number of components. This
model, which has a very nice combinatorial interpretation, can be a
very simple candidate
for a rigorous determination of asymtotic freedom.
-) We are studying the classical O(N) model with generic interaction to
put into evidence the possibility of a phase transition even in two
dimwnsions at
finite temperature. Such a transition occurs in the energy-energy
channel and has been already observed by numerical simulations. We are
sure we can
provide a convincing theoretical understanding of this phenomenon by using the 1/N expansion.
-) We believe that the numerical algorithms we have introduced to
simulate polymers will allow us to study with high precision the
transition to the collapsed
phase and the diffusive modes along the chain by moving pieces of secondary structures like alpha helicas.
-) In the theory of complexity the classification of problems by the
computational cost necessary to solve the hardest instances within a
certain class can be
usefully enlarged to the evaluation of the typical computational cost
in a statistical ensemble. Indeed, often the probability of the hardest
problems is neglegible.
In a statistical approach the methods of statistical mechanics for
disordered systems are effective, as we are learning in these days. A
more detailed understanding of
the origin of the hardest instances can be useful to design algorithms
faster than those applied commonly in a lot of applications. We have
recently introduced a model
which shows a typical phase transition but allows a series of
analytical investigations otherwise impossible in similar models: we
hope to use it to check many of
the methods applied in this field. This model can also be applied in
the study of error correcting codes and, more generally, in the
statistical inference context.
-) We have recently introduced a notion of correlation length for the
driven lattice gas where the decay of the correlation functions is
algebraic for all
temperatures. We are planning to sistematically use this definition in
connection with finite-size-scaling methods to clarify once for all a
discussion about the theoretical
predictions for critical behavior of the driven lattice gas which have
come under an animated discussion recently in the litterature.
-) Transport and organization phenomena for systems of driven
microtubules. Microtubules, a particular kind of filament of the
eukaryotic cytoskeleton,
interact with a class of force generating proteins, called molecular
motors, which are able to use the energy released by the hydrolysis of
ATP as a fuel. We
developed a model inspired by in vitro self-organization experiments of
microtubules and motor proteins, in which we propose the local drive of
the molecular
motors together with the excluded volume interactions between the
polymers as relevant variables. The model, which is related to driven
lattice-gases, exhibits a
rich phase behavior, which includes absorbing states, and far from
equilibrium inhomogeneous steady states, that can be compared to the
experiments. Recently, we
extended this model by including a more realistic description of the
orientational degrees of freedom of the filaments. In this treatment,
we are able to find
nonequlibirum inhomogeneous steady states by solving the hierarchy of
mean-field equations. A further extension is the open problem of
dynamic instability,
that appears to be relevant for the organization of microtubules
throughout the cell cycle, and that we already analyzed in the case of
the driven diffusive
dynamics of a single filament. We have numerical evidences that the
dynamics proceeds trough long periods of stability followed by fast
re-organization
processes. We think that a more detailed analysis will suggest the analogy with extremal dynamics and avalanches phenomena.
-) Propulsive systems of eukaryotic cells: cilia and flagella. We
introduced a coarse-grained model to study analytically phenomena
related to the hydrodynamic
interaction between cilia, such as the spontaneous generation of fluid
flow and the formation of spatio-temporal patterns (metachronal waves).
Trough
this model we investigate the essential necessary conditions for the
active internal complex of cilia to give rise to the observed large
scale synchronization
phenomena. We have analytical results both for the case in which the
active drive on the system is a stochastic process described by a
Brazowski-like propagator and for the
case in which this drive is an internal deterministic switch. In the
former case, we find that metachronal patterns are frustrated and need
explicit (short
ranged) communication between the cilia to be sustained. In the latter,
we prove analytically the existence of metachronal waves below a
characteristic
wavelength. We also find that the metachronal pattern is sustained by
the onset of anti-coordinated beating of consecutive rowers. We are
currently studying
numerical ways to model the (nonlinear) dynamics of single and multiple
filaments as extended objects, which interact through the forces
induced by the fluid.
We also are confident to be able to show that the antiphase phenomenon
may be connected with the optimization of matter transport.
-) In the field of quantitative finance, the possibility of finding a
unique explanation for different phenomenological aspects suggests the
opportunity of developing a more complex analysis, of the interactions
that up to now we assumed for simplicity to be equal for every
component of the system. From one side we plan to consider models like
spin glasses, describing more realistically the stock interactions
(with strong frustration in the investment distributions). At the same
time it seems worthwhile even to analyze the ``interaction network
structure'' by itself, looking for hierarchical structures and/or small
world properties.A first step in this direction has been done with a
Diploma Thesis
which is in progress with the use of statistical techniques (copulas
method) recently introduced as an alternative to the usual historical
series analyzes.
2.6 Descrizione delle attrezzature già disponibili
ed utilizzabili per la ricerca proposta con valore patrimoniale
superiore a 25.000 Euro
Testo italiano
Nessuna
Testo inglese
Nessuna
2.7 Descrizione delle Grandi attrezzature da acquisire (GA)
Testo italiano
Nessuna
Testo inglese
Nessuna
2.8 Mesi uomo complessivi dedicati al programma
|
|
Numero |
Mesi uomo 1° anno |
Mesi uomo 2° anno |
Totale mesi uomo |
Personale universitario dell'Università sede dell'Unità di Ricerca |
2 |
22 |
17 |
39 |
Personale universitario di altre Università |
1 |
11 |
11 |
22 |
Titolari di assegni di ricerca |
3 |
21 |
17 |
38 |
Titolari di borse |
Dottorato |
1 |
11 |
11 |
22 |
Post-dottorato |
0 |
|
|
|
Scuola di Specializzazione |
0 |
|
|
|
Personale a contratto |
Assegnisti |
1 |
11 |
11 |
22 |
Borsisti |
0 |
|
|
|
Dottorandi |
0 |
|
|
|
Altre tipologie |
0 |
|
|
|
Personale extrauniversitario |
5 |
21 |
19 |
40 |
TOTALE |
|
13 |
97 |
86 |
183 |
PARTE III
3.1 Costo complessivo del Programma dell'Unità di Ricerca
Testo italiano
Voce di spesa |
Spesa in Euro |
Descrizione |
Materiale inventariabile |
6.000 |
computer e periferiche connesse, libri |
Grandi Attrezzature |
|
|
Materiale di consumo e funzionamento |
2.500 |
software, toner per stampanti, penne, carta, contributo ai servizi offerti dal dipartimento |
Spese per calcolo ed elaborazione dati |
|
|
Personale a contratto |
36.000 |
vorremmo offrire un assegno per due anni ad un
dottore di ricerca con esperienza internazionale o in alternativa una
collaborazione intellettuale sui temi della proposta |
Servizi esterni |
2.000 |
servizi di segreteria per la gestione logistica e amministrativa del progetto, collaboratori per la gestione dei computers |
Missioni |
2.500 |
collaborazioni scientifiche |
Pubblicazioni |
|
|
Partecipazione / Organizzazione convegni |
5.000 |
partecipazione a congressi italiani ed esteri |
Altro |
|
|
TOTALE |
54.000 |
|
Testo inglese
Voce di spesa |
Spesa in Euro |
Descrizione |
Materiale inventariabile |
6.000 |
computer and connected hardware, books |
Grandi Attrezzature |
|
|
Materiale di consumo e funzionamento |
2.500 |
software, toner for printers, pen, paper, contribution to the services of the Department |
Spese per calcolo ed elaborazione dati |
|
|
Personale a contratto |
36.000 |
we hope to offer a position of "assegnista" for two
years to a Ph. D. with international experience or a scientific
collaboration on the subject of the proposal |
Servizi esterni |
2.000 |
secretary services for emergencies in the administration of the project, help in computer management |
Missioni |
2.500 |
scientific collaborations |
Pubblicazioni |
|
|
Partecipazione / Organizzazione convegni |
5.000 |
national and international congress |
Altro |
|
|
TOTALE |
54.000 |
|
3.2 Costo complessivo del Programma di Ricerca
Costo complessivo del Programma dell'Unità di Ricerca |
54.000 |
|
Fondi disponibili (RD) |
|
|
Fondi acquisibili (RA) |
16.200 |
4000 dalla Sezione INFN di Milano ed il resto dall'Universita' |
Cofinanziamento di altre amministrazioni |
|
|
Cofinanziamento richiesto al MIUR |
37.800 |
|
3.3.1 Certifico la dichiarata disponibilità e l'utilizzabilità dei fondi di Ateneo (RD e RA)
SI
Occorre precisare che la quota di cofinanziamento MIUR più la quota
di cofinanziamento di altre amministrazioni cofinanziatrici del
Programma di Ricerca non potrà superare il 70% per programmi
Interuniversitari e il 50% per programmi Intrauniversitari del costo
totale ammissibile del Programma stesso.
(per la copia da depositare presso l'Ateneo e per l'assenso
alla diffusione via Internet delle informazioni riguardanti i programmi
finanziati e la loro elaborazione necessaria alle valutazioni; legge
del 31.12.96 n° 675 sulla "Tutela dei dati personali")
Firma _____________________________________ |
Data 17/03/2004 ore 17:05 |